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12 febbraio, 2005

Ottiche: Serie K

Ottiche Serie K di ALvise Agostini

Mi hanno chiesto i soliti 4-5 amici Web quale sia a mio giudizio la miglior serie di obiettivi Pentax a baionetta. Domanda difficile e risposta difficile, per cui val prima la pena di esaminare le varie serie di ottiche, a cominciare dalla prima. Correva l' anno 1975 quando Pentax ha d' una sola volta messo sul mercato quelli che dovevano essere gli apparecchi degni eredi della gloriosa serie a vite delle Spotmatic: la KM, la KX e la K2, cui è subito seguita la più semplice K1000. Erano macchine pensate per competere con le migliori marche del momento, con un occhio particolare a Nikon: macchine "full metal", robustissime, ben dimensionate, con un' ottima finitura ed una meccanica di prim'ordine: macchine fatte per durare, insomma, e per sopportare anche un uso un po' ruvido e qualche maltrattamento: infatti alle Spotmatic era più volte stata mossa l' accusa di una qualche "fragilità" occasionale.


Per macchine così ambiziose, anche le ottiche dovevano essere all' altezza, sia per robustezza meccanica che per qualità ottica: ed ecco le nostre K , di dimensioni generose, senza compromessi di sorta, con il fiore all' occhiello del rivestimento antiriflessi a 7 strati per lente, ereditato dalle ultime SMC Takumar a vite. Siamo dunque di fronte ad obiettivi costruiti senza guardare al risparmio: il risparmio era funzione della maggiore o minore luminosità. Vero che a un certo punto sono state proposte poche "Takumar bayonet" senza strato antiriflesso multiplo: ma l' accoglienza è stata molto tiepida, più o meno come le Nikon serie E. Quindi, per risparmiare, si acquistavano magari le ottiche più comuni e/o meno luminose: ma meno luminose voleva spesso dire, allora, e forse in parte anche adesso, una migliore correzione delle aberrazioni, per cui ci troviamo di fronte ad alcuni "pezzi" che sono autentici "gioielli" nonostante la relativa economicità di allora ( e i quattro spiccioli che servono ora per acquistarli sul mercato dell' usato). Per tutti, i 28/3.5 e 35/3.5 , i 55/1.8 e 55/2, ecc. Vediamo allora, a mio parere, le migliori ottiche della serie: alcune le ho usate io stesso direttamente (quelle con asterisco), altre sono state usate da amici e conoscenti, per altre, infine , mi sono affidato a pareri di partecipanti a NG anche stranieri. La qualità delle ottiche che ora elenco è da considerarsi di livello "professionale", anche se hanno il limite di essere sfruttate solo con impostazione manuale o con automatismo a priorità dei diaframmi.

* Super grandangolari : 15/3.5 SMC K - 18/3.5 SMC K
* Grandangolari : 28/2 SMC K* - 28/3.5 SMC K* - 30/2.8 SMC K - 35/2 SMC K - 35/3.5 SMC K*
* Normali : 50/1.2 SMC K - 55/1.8 SMC K* - 55/2 SMC K
* Medio Tele e Tele : 85/1.8 SMC K* - 105/2.8 SMC K - 135/2.5 SMC K* - 200/2.5 SMC K

1 commento:

  1. Elenco ben ragionato e abbastanza completo; io aggiungerei anche altri due obiettivi assolutamente adeguati a un utilizzo professionale anche molto esigente: il 24/3,5 SMC K ed il 200/4 SMC K. Quest'ultimo vanta una correzione semiapocromatica nonostante non lo dichiari "in targa".
    Dei citati, il 35/3,5 serie K è in assoluto (proprio in senso assoluto, a prescindere da marca dell'apparecchio, attacco, marca dell'obiettivo) il miglior obiettivo per formato 24x36 quanto a nitidezza e correzione delle aberrazioni che mi sia capitato di vedere ad oggi.
    Anche se non sono serie K, vanno ricordati a parte anche il 300/4 M* e successivo simile A*, Nonché il 135/1,8 A* (dalla luminosità inutilmente spinta ma dalla splendida resa ottica che fa perdonare quel diaframma di troppo) che essendo a fuoco manuale possono essere inseriti in una lista di "classica eccellenza" a buon diritto.

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